
Il bosco trasformato
La nostra civiltà si regge da millenni sulle foreste: innumerevoli progetti e oggetti hanno un debito invisibile con le comunità arboree. Esserne consapevoli non può che migliorare questo rapporto, fino a oggi sbilanciato.

La nostra civiltà si regge da millenni sulle foreste: innumerevoli progetti e oggetti hanno un debito invisibile con le comunità arboree. Esserne consapevoli non può che migliorare questo rapporto, fino a oggi sbilanciato.

Gli alberi caduti per cause naturali, anziché finire in discarica, possono rinascere come oggetti e arredi, evitando l’abbattimento di piante sane: lo testimoniano l’avventura imprenditoriale della startup Vaia in Trentino e altre iniziative similari, soprattutto nell’ambito del design da collezione.

La pluripremiata paesaggista francese racconta, forte dei suoi progetti che spaziano da Parigi a Taiwan, quale sia l’approccio corretto verso le foreste in luoghi diversi del mondo. Per essere efficaci i criteri progettuali devono privilegiare il contesto e la naturalità.

Designer e artisti innamorati della porcellana, Julie Progin e Jesse Mc Lin si sono incontrati a New York e vivono da quasi vent’anni a Hong Kong. Qui, attingendo alla tradizione cinese e a quella occidentale, realizzano pezzi unici e piccole serie sperimentali che testano i limiti della materia.

Il progettista nigeriano, tornato a Lagos dopo essersi formato in Europa, è uno dei principali interpreti della scena creativa locale. Convinto della peculiarità dell’intelligenza pratica dell’Africa, si impegna a valorizzare tutto ciò che è autoctono, dalla cultura alle tecniche produttive.

Negli Anni Venti i codici estetici mutuati dalle avanguardie e il progresso tecnico contribuiscono a plasmare un nuovo linguaggio decorativo: stilizzato, basato su pattern geometrici e capace di comunicare con immediatezza. Un’attitudine dinamica di cui il design più tardi farà tesoro.

In una intervista il designer ci racconta il percorso che, attraverso una residenza in Finlandia, lo ha portato a comprendere in profondità i molteplici aspetti della ceramica, a partire dall’argilla selvatica di un lago finlandese.

Se c’è una data simbolica che rappresenta l’avvio del grande fenomeno economico e culturale del Made in Italy, è certamente il 1925, anno della grande Expo di Parigi, culmine e celebrazione dell’Art Déco. Ecco cosa accadde.