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Francis Kéré: da Gando a Berlino (e ritorno)

di Antonia Solari

Comunica energia, ottimismo e gentilezza, quando racconta di sé e del suo passato Francis Kéré, nel 2022 vincitore del Pritzker Prize, il più alto riconoscimento in architettura. Nella motivazione della giuria, una prima indicazione sul suo percorso: “Nato in Burkina Faso da genitori che hanno insistito perché il figlio studiasse, Francis Kéré ha proseguito gli studi di architettura a Berlino. In un certo senso, è sempre tornato alle sue radici. Ha attinto alla sua formazione architettonica europea e al suo lavoro, combinandoli con le tradizioni, le esigenze e i costumi del suo Paese. Era determinato a riportare nella sua terra le risorse educative di una delle più importanti università tecniche del mondo e a far sì che queste risorse elevassero il know-how, la cultura e la società autoctone della sua regione”.

Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

Sentire direttamente da Francis Kéré, durante in un incontro svoltosi a Milano, il racconto dei suoi primi anni e percepirne determinazione, forza e fiducia è emozionante, dà speranza. “Il mio approccio verso l’architettura nasce da una sincera necessità. Sono cresciuto in un villaggio in Burkina Faso dove non c’era una scuola e mio padre voleva che imparassi a leggere e a scrivere. La scuola più vicina era a venti chilometri da casa e in quel periodo solo due persone possedevano una bicicletta nel mio villaggio, tutti gli altri si muovevano usando gli asini. Ho dovuto quindi lasciare la mia famiglia da piccolo e trasferirmi in un altro villaggio per poter avere un’istruzione; mi ricordo ancora le aule caldissime e senza luce, i banchi scomodi e le panche con i chiodi sporgenti. Così, con naturalezza, pensavo che se avessi avuto la possibilità, un giorno avrei costruito scuole migliori. Era il semplice desiderio di un bambino. Ho poi iniziato a frequentare uno stage in una falegnameria vicino alla scuola per imparare a costruire i banchi e credo che queste tappe mi abbiano fatto diventare oggi un architetto. Volevo solo migliorare le cose, cambiare la situazione. Non volevo lamentarmi, ma agire, andare alla ricerca di opportunità. Ho cominciato come un piccolo falegname e oggi sono un architetto”.

Il primo progetto firmato da Francis Kéré mentre era ancora studente di architettura a Berlino è stato proprio la scuola primaria del villaggio di Gando, in Burkina Faso, la cui costruzione è iniziata nell’ottobre del 2000 per concludersi solo otto mesi dopo, applicando tecniche costruttive diventate poi famose in tutto il Paese e il cui valore è sottolineato dalla vittoria, nel 2004, del premio Aga Khan per l’architettura. Dopo questo progetto ne è seguito prima l’ampliamento, poi la costruzione degli alloggi per i docenti, poi la scuola secondaria a Dano, fino a una successione di altri interventi di scala sempre crescente e tipologia diversa. Un solo esempio, sviluppato di recente e da inaugurare nell’autunno del 2025: l’Unesco Virtual Museum of Stolen Cultural Objects. Si tratta di un museo virtuale che inizialmente esporrà circa 600 opere, selezionate fra quelle scomparse e trafugate, e si rivolge a oltre 150 Paesi con l’obiettivo di ‘rafforzare le politiche culturali’ attraverso la lotta contro il traffico illecito di beni culturali in tutto il mondo. La presentazione globale del progetto avverrà a Barcellona, alla conferenza Mondiacult in programma dal 29 settembre al primo ottobre 2025.

Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno 2025

Ma facciamo un passo indietro, perché è necessario contestualizzare il percorso di vita di Kéré in modo da capire il valore della relazione e dello scambio fra realtà e culture diverse. Racconta così, infatti, il suo primo periodo a Berlino: “Si potrebbe pensare che io abbia avuto una vita facile. Sì, sono venuto in Germania, ho ottenuto una borsa di studio. Tra l’altro, quando sono arrivato in Germania ho pensato di aver raggiunto il paradiso: ho capito che potevo accedere all’istruzione e proprio questo era, per me, il paradiso. Al tempo avrei voluto diventare muratore ma mi dissero che per poter raggiungere quel traguardo avrei dovuto studiare, non avendo io un diploma di scuola superiore. Mi sono dovuto quindi iscrivere a una scuola serale per adulti, con frequenza quotidiana obbligatoria dalle 18 alle 23. Dopo cinque anni ho ottenuto il diploma e ho potuto iniziare a studiare le materie che mi interessavano di più. Dopo solo due anni mi sono reso conto di aver acquisito tante conoscenze che nessuno nel mio villaggio aveva: sapevo disegnare, conoscevo un po’ di ingegneria, sapevo progettare edifici… volevo iniziare a lavorare! Ed è così che il mio primo lavoro è stato da studente: nel 2000 abbiamo iniziato a costruire la scuola”.

Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

Dal 2000 a oggi i traguardi sono stati tanti, dai premi ricevuti, agli incarichi di grande onore – dal Benin National Assembly al Memorial Thomas Sankara, agli inviti in contesti internazionali, dove presentare la propria esperienza e il proprio vissuto, sempre in movimento da un luogo all’altro: “Più vivo in Occidente e lavoro in Africa, muovendomi fra i due continenti, e più sento che siamo i ‘vicini di casa’ più affini. In Burkina Faso vedo scarsità, ma abbiamo una comunità molto forte e solidale e un ottimo senso della collettività. Quando guardo alla mia vita in Europa sento che tutto è possibile: nel passato volevo collegare questi due mondi e ora è diventato il mio lavoro” conclude Francis Kéré.

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Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

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Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

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Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

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Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

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Il primo progetto di Francis Kéré per la scuola primaria di Gando, suo villaggio di origine in Burkina Faso (2000), ph. Enrico Cano

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Render del progetto Virtual Museum of Stolen Cultural Objects per l’Unesco, attivo a partire dall’autunno

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Francis Kéré, architetto Pritzker Prize, nato in Burkina Faso e oggi attivo a tutte le latitudini, ph. Lars Borges

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