
Edward Burtynsky. Paesaggi come metafore
Un libro riunisce le straordinarie esplorazioni fotografiche di Edward Burtynsky nei ‘paesaggi residui’, modificati dal nostro modo di vivere. Non semplici immagini, ma strumenti che stimolano la riflessione.

Un libro riunisce le straordinarie esplorazioni fotografiche di Edward Burtynsky nei ‘paesaggi residui’, modificati dal nostro modo di vivere. Non semplici immagini, ma strumenti che stimolano la riflessione.

Humus inizia il suo percorso e rivolge lo sguardo verso il suolo, su cui poggiano, oltre ai nostri piedi, anche le case, le città, le fabbriche, le strade; e dove affondano le radici i frutteti, i campi di grano, i boschi. La nostra intera esistenza, insomma, si basa su quella che sembra solo una superficie, ma tale non è. Perché ha uno spessore, una profondità, una storia e una vita intensissima.

Smartphone, tv, pannelli fotovoltaici, turbine eoliche: tutti i dispositivi e i macchinari attuali hanno necessità delle terre rare. Diciassette elementi che sono argomento di discussione sui tavoli internazionali e saranno sempre più indispensabili al funzionamento delle società tecnologiche e digitali. Vale la pena conoscerli meglio.

Una vocazione, ma anche un impegno per LAND, studio internazionale di consulenza paesaggistica che fa della natura un motore di cambiamento.

In una intervista il designer ci racconta il percorso che, attraverso una residenza in Finlandia, lo ha portato a comprendere in profondità i molteplici aspetti della ceramica, a partire dall’argilla selvatica di un lago finlandese.

Per la designer tedesca la terra non è soltanto un materiale con cui costruire nuovi oggetti, ma qualcosa di fragile e prezioso del quale prendersi cura attraverso progetti e ricerche che ci ha raccontato.

Se c’è una data simbolica che rappresenta l’avvio del grande fenomeno economico e culturale del Made in Italy, è certamente il 1925, anno della grande Expo di Parigi, culmine e celebrazione dell’Art Déco. Ecco cosa accadde.

Prima ancora che alle piante, la sopravvivenza del genere umano è affidata al terreno, da cui tutto prende vita. L’esperto di urbanistica che ha scelto di stare “dalla parte del suolo”, spiega le ragioni che dovrebbero spingerci a proteggere questo incredibile (e incompreso) ecosistema.

Terre rare perché uniche, provenienti da luoghi magici e carichi di memoria. Di questo e altro abbiamo parlato con l’artista, che attraverso ceramica e terracotta dà vita a presenze magiche ed evoca storie da condividere.