L’unione di arte e tecnica irrompe nell’Art Déco, come dimostra il magnifico vaso di Dagobert Peche decorato con l’aerografo ed esposto nella mostra ‘Art Déco. Il trionfo della modernità’ al Palazzo Reale di Milano.
Secondo il curatore Valerio Terraroli, qui in dialogo con la storica e critica del design Domitilla Dardi, tra gli Anni Venti e i Trenta avviene una presa di coscienza di quello che le Avanguardie artistiche avevano portato a inizio Novecento nel dibattito dell’arte.
L’Art Déco assimila i codici decorativi delle Avanguardie, basati sulla geometrizzazione e sulla semplificazione, utilizzando tecniche nuove per realizzarli, come, appunto, l’areografo. Una dinamica che ricorda l’utilizzo delle bombolette spray nella Pop Art e nella Street Art!
Un esempio interessante di come innovazione e creatività si influenzino a vicenda: con humus® esploreremo queste connessioni nel tempo presente.